lunedì 24 settembre 2012

PIOGGIA DI CENERE













Il violino è rimasto senza corde
e neanche il mare sospira,
solo, nella grigia sabbia

appoggiato su se stesso
si lamenta ad un vento lontano
ad un pioggia che sta per arrivare,
c’è solo una nuvola, che lo guarda strano.
Nemmeno la luna questa sera
nascosta, timida, impallidita
dietro ad una briciola di cielo.
Non muore la speranza
(almeno così dicono)
e da lontano arriva quella pioggia
almeno lei non lo abbandona,
sospira il violino, prova ad alzarsi
si muove nella sabbia che lo affonda.

Non si arrende, se deve morire

vuole morire suonando.
Non avendo corde
non le rimane altro, che accettare rassegnato…
le carezze, di una pioggia di cenere e sale.

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