mercoledì 22 aprile 2009

Seta (13a parte)

Costeggia il lungo viale del Po che la porterà al parco. Adora quel posto.
Si imbatte in ogni dettaglio. Ora i suoi occhi si posano su una sequenza di alberi completamente nudi con i rami rivolti verso il cielo.
La colpisce ogni stranezza.
Probabilmente ciò che cattura il suo sguardo è invisibile agli occhi degli altri. Di quelli che non sanno guardare.
Ferma quell'istante in una foto. Riprende quelle braccia di legno vivo rivolte verso l'infinito. Soddisfatta.
Lui è a pochi metri da Lei, accovacciato su una panchina ai piedi di quelle creature spoglie, con gli occhi chiusi.
Lo vede.
Decide di osservarlo, qualche passo più indietro.
È sdraiato in posizione fetale con lo zaino sotto la testa. Verrebbe da cullarlo come un bambino.
Si avvicina in silenzio come un lupo che si muove nella sua foresta. Lo scruta. Lo annusa, con il cuore che le palpita in gola. Vorrebbe zittirlo pur di non rovinare quel momento.
"Se fossi una stagione in questo momento saresti... Autunno" dice piano.
Lui apre gli occhi in un sussulto.
"Hai letto nei miei pensieri e questi hanno preso forma. Ce ne hai messo di tempo però, Piccola Strega"
"Le magie non sono mai a comando. Succedono e basta. È questa la vera magia. Ma... Tsss... Deve restare un segreto"

Pubblicato da deasense a 1.14

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